Partecipare in sicurezza ai concorsi di disegno

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Concorsi di disegno e illustrazione sembrano un ottimo modo per farsi notare, ma possono nascondere vere e proprie truffe. Scopriamo quali concorsi sono davvero utili e come proteggere le tue illustrazioni da utilizzi indiscriminati.

Lo scopo dei concorsi di disegno

vincere concorso di disegno

©Freepik

Dietro a un concorso di disegno di solito si cela almeno uno di questi scopi:

  1. Diffondere e far parlare di un marchio o prodotto in particolare.
  2. Rinsaldare la community e risvegliare l’attenzione dei fan in un momento specifico.
  3. Fare soldi, chiedendoli direttamente oppure risparmiandoli tramite lo spec work dei partecipanti.

Associazioni e aziende sono spesso in grado di fare tutte e tre queste cose insieme. Per mera opportunità, in certi casi mista a ignoranza, calpestano i diritti degli artisti partecipanti e, purtroppo, sta a noi mettergli un freno.

Di fatto, sta a noi artisti verificare la proposta del concorso prima di partecipare.

I concorsi di disegno sui social media

Chiunque può lanciare un concorso di disegno sui social: singoli utenti, gruppi Facebook, associazioni, aziende e case editrici di varia grandezza.

Ogni social network ha una policy specifica riguardo ai concorsi, che molto spesso viene ignorata o aggirata. Questo è un primo segnale a cui fare attenzione: se il banditore del concorso di disegno non ha prestato attenzione a queste cose, rischiando il suo account, è probabile che sarà altrettanto menefreghista nei confronti tuoi e degli altri partecipanti.

I concorsi di disegno con premi in prodotti

disegnatore con tablet per disegnare

©Freepik

Ci sono concorsi di disegno che mettono in palio prodotti molto interessanti, come tavolette grafiche e materiali da disegno.

I casi sono due: è l’azienda produttrice stessa che indice il concorso di disegno, tramite i suoi canali social, oppure si tratta di una partnership con un influencer che ci mette la faccia e propone il concorso ai suoi followers.

Entrambe le situazioni sono legittime. Di solito, però, per partecipare viene richiesto un acquisto o di essere già clienti presso l’azienda che fornisce il premio, o ancora di avere un account premium sul portale che sponsorizza il concorso.

Insomma, siamo nel pieno del punto 3 “fare soldi”. Non c’è nulla di male in questo, ma penso sia giusto che tu ne sia consapevole nel momento in cui decidi di partecipare al concorso.

©wayhomestudio/Freepik

I concorsi di disegno con richieste specifiche

Questi concorsi di disegno sono spesso indetti da associazioni letterarie e case editrici. Puntano a trovare copertine per i loro libri e, allo stesso tempo, a farsi conoscere di più.

Il problema di questo tipo di concorsi è che si basano sullo spec work, cioè mettono i partecipanti a lavorare gratis “pagando” solo il vincitore. Spesso, tra l’altro, con premi inutili come “la pubblicazione” o una somma in denaro irrisoria rispetto al lavoro eseguito.

Se un concorso ti richiede di eseguire un progetto specifico, ad esempio la realizzazione di un logo o una immagine di copertina, SCAPPA!

Si tratta di un annuncio di lavoro gratuito mascherato da concorso, che permette al banditore di ottenere tantissime versioni gratis dello stesso progetto, spendendo un budget irrisorio o addirittura nullo.

Partecipare a questi concorsi danneggia sia te sia l’intera categoria degli artisti.
Quando questo gli viene fatto notare, di solito i banditori rispondono che loro sono autorevoli. Ma allora, proprio perché il banditore è autorevole -magari una multinazionale- potrebbe permettersi tranquillamente di pagare e offrire condizioni migliori!

Chi è autorevole ha anche budget adeguato, perché è abituato a gestirli con successo.

Concorsi di disegno con partecipazione a pagamento

click del mouse che genera soldi

@itim2101/Freepik

Di solito questi concorsi prevedono la selezione e pubblicazione in un annual o altri libri illustrati. Per finanziare la produzione del libro stesso, viene richiesta una quota in denaro a tutti i partecipanti, in base al numero di immagini con cui decidono di partecipare.

Questa pratica di per sé è lecita. Quello a cui fare attenzione è il ritorno del tuo investimento.

  • Quanto è autorevole il banditore? Cosa si dicono di lui gli artisti sul web?
  • Qual è la portata del premio in palio, a parte la pubblicazione?
  • Sfoglia le edizioni precedenti del concorso o le immagini già proposte. Hai immagini adatte o puoi produrle in tempo?
  • Metti a confronto la qualità e stili richiesti con le tue capacità attuali. Al netto della sindrome dell’impostore, quante probabilità hai di essere selezionato?
  • Immaginando di non vincere, per quante immagini puoi permetterti di pagare la partecipazione?

Rispondendo a queste domande, puoi valutare con distacco se è il momento giusto per te di investire sul concorso, se partecipare a una edizione in futuro o se proprio non fa per te.

La giuria dei concorsi di disegno

disegnatrice valuta concorso di disegno

©Freepik

Il pubblico social

In pratica è un concorso di popolarità, non artistico, e serve soprattutto ai fini di marketing del banditore, che spinge i partecipanti a diffondere gratuitamente il suo brand insieme alle richieste di voti. Mettiti l’anima in pace: chi ha più “amici”, tempo da perdere e la faccia tosta di spammare di più è destinato a vincere.
Valuta se il concorso si rivolge a un pubblico coi tuoi stessi interessi, ad esempio se riguarda Pokemon, fantasy, anime romantici, o altri temi e personaggi che disegni spesso. In tal caso, puoi partecipare con immagini che hai già pronte, e ottenere un minimo di visibilità con un investimento di tempo pari a zero.

Nella giuria ci sono influencer che non c’entrano nulla con l’arte

Devo proprio dirtelo? Lascia perdere.
A farti valutare da una persona non competente, per quanto famosa, ci perdi tu autorevolezza invece di aumentarla. Inoltre, di solito la presenza di giurati non competenti è un segnale che il banditore è più interessato alla sua immagine -peraltro con pessime scelte di marketing- e nella sua mente il concorso è solo un pretesto per tutt’altri fini.

Nella giuria ci sono Art Director o artisti famosi

Questo è un ottimo segnale di autorevolezza! Sarai valutato da persone competenti, che sanno cosa significa fare un percorso artistico, e che sono molto attente all’autorevolezza delle iniziative per cui si concedono. Insomma, siamo in una botte di ferro.
Anche qui, però, facciamo qualche distinguo.
I giurati valutano le immagini in forma anonima, quindi non sapranno chi sei o come contattarti! Solo se ti classifichi tra i vincitori del concorso avrai la visibilità e autorevolezza promessi, oltre al premio previsto. Può anche capitare che un Art Director adori la tua opera, anche se non si classifica nel concorso. In tal caso l’Art Director potrebbe aggiungerti al suo database di contatti, ma tu non lo sapresti per farti vivo ogni tanto. Ecco perché, se partecipi a un concorso di questo tipo, sarebbe buona norma seguire i giurati sui social e mantenere un minimo di interazione con loro.

Concorsi di disegno e diritto d’autore

martello tribunale

@racool/Freepik

I pericoli maggiori del partecipare a un concorso di disegno si annidano nell’appropriazione del diritto d’autore da parte del banditore. Questo avviene solo partecipando, anche se non vinci e puoi ritrovarti fregato in diversi modi. I banditori cercano di spianarsi la strada a priori, chiedendo ai partecipanti di cedere i loro diritti d’autore in blocco o sottostare a condizioni vessatorie. Eccoti qualche esempio:

I diritti di pubblicazione ai fini del concorso, e per il materiale promozionale inerente ad esso o al libro che verrà pubblicato. Questa è una dicitura normale, che autorizza il banditore a usare il tuo disegno negli ambiti relativi al concorso stesso.

I diritti per realizzare materiale promozionale generico, legato al maschio del banditore. Questa è una estensione del punto precedente che allarga un po’ il raggio d’azione del banditore. Non è un male, ma valuta le possibili implicazioni: al di fuori del concorso, avresti ceduto l’immagine su licenza e percepito un compenso.

Il diritto esclusivo. Attenzione a partecipare con immagini che hai realizzato su commissione per altri clienti! A seconda di come è scritta questa clausola, potresti perdere il diritto di pubblicare il tuo stesso disegno a portfolio e incorrere in altre conseguenze molto spiacevoli, ad esempio non poter vendere stampe e mechandising col tuo disegno.
Se stai partecipando con una ilustrazione personale e la clausola ha una durata breve, puoi comunque valutare la situazione.

La cessione dei diritti senza limiti geografici. Questa clausola è abbastanza normale anche in concorsi circoscritti, per via dei post sui social media che di fatto sono pubblicazioni internazionali. Controlla bene, però, che si riferisca solo ad essi e non includa altri tipi di pubblicazione, come gli ebook o libri cartacei.

I diritti di cessione a terzi (sublicensing). Questo è molto pericoloso, perché autorizza il banditore a realizzare trasposizioni e prodotti derivati, dal merchandising ai film, senza che tu abbia diritto a un centesimo di royalties sui loro guadagni.

La cessione dei diritti a tempo illimitato. Questa clausola non è legale, almeno in Italia. Deve essere indicato un limite temporale, quello massimo è di 20 anni.

La pubblicazione è la naturale evoluzione del lavoro creativo, non un premio da vincere.

Conclusioni

Spero che questo articolo ti abbia dato le informazioni di cui hai bisogno per valutare i concorsi di disegno che incontrerai da oggi in poi!
Se ti va di raccontare le tue esperienze con i concorsi di disegno, i commenti e la community sono a tua disposizione.

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