Migliorare disegni e illustrazioni di copertina

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Ti è capitato di sentirti perplesso o frustrato davanti a una bella immagine a cui manca qualcosa? Magari è proprio il tuo ultimo disegno, la copertina del tuo prossimo libro o una vignetta del tuo fumetto che proprio non funziona. Scopri con me la piramide di Wootha e come conferire a ogni immagine una qualità professionale.

L’immagine come linguaggio

Fin dal primo graffito nelle caverne, lo scopo di una immagine è comunicare.
Quindi, prima ancora di domandarci se è gradevole all’occhio, dobbiamo domandarci se funziona, cioè se comunica il messaggio in modo efficace.

Come la scrittura, anche il linguaggio per immagini ha la sua grammatica, sintassi, ritmo e così via.

Non basta conoscere le lettere dell’alfabeto per scrivere un bestseller. Allo stesso modo, non basta saper disegnare per ottenere una immagine efficace e d’impatto in grado di stupire gli editori e gli addetti ai lavori, oltre che scaldare il pubblico.

Quali sono queste “regole di scrittura” per le immagini, che differenziano così tanto i risultati amatoriali da quelli professionali?
Stephane “Wootha” Richard, ottimo concept artist e paesaggista, le ha riassunte nella piramide artistica.

La piramide artistica di Wootha

Come nella più conosciuta piramide dei bisogni di Maslow, anche qui gli elementi fondamentali sono posti alla base e diventano più frivoli man mano che ci avviciniamo alla punta.

Inoltre, indica subito come aumentare il drama, cioè la forza espressiva, caricando la composizione. Al contrario la poetry e le sensazioni si esaltano dosando i dettagli.

Esploriamo ogni gradino della piramide in ordine di importanza.

1. Composizione

Se questa parte non è gestita bene, dopo non ci sarà correzione che tenga. Non basta studiare le pose e la figura umana, bisogna concentrarsi sull’efficienza della composizione nella sua totalità. La composizione è un campo molto vasto e interessante, che contiene anche la “grammatica base” del linguaggio visivo: ad esempio, guidare lo sguardo dove vogliamo noi e alla velocità che desideriamo!
Come puoi immaginare, un simile controllo dà parecchie marce in più alle nostre immagini.

2. Dinamismo

Questo gradino comprende le nozioni sulle forme, l’anatomia, i valori tonali di luce e ombra, i contrasti e il flusso delle linee di forza. In sostanza, quello che si studia di solito senza poi riuscire a fonderlo appieno col resto dell’immagine.

Se siamo partiti dalla composizione, innestare questi elementi diventa quasi un gioco da ragazzi, perché abbiamo già una base solita su cui poggiarli.

C’è un mostro nella cameretta, ma se i colori sono caldi e pastello non abbiamo nulla da temere.

3. Colori

Scegliere la giusta palette di colori per enfatizzare la composizione e il dinamismo può fare una enorme differenza. I colori forniscono informazioni molto ricche sul tenore del messaggio che stiamo trasmettendo. Se ad esempio la scena si svolge nella cameretta di un bambino, i toni caldi la renderanno accogliente, mentre i toni freddi la renderanno spettrale e paurosa.

4. Luci

Quando abbiamo deciso la composizione, dovremmo aver già scelto l’illuminazione con cura per enfatizzare i punti chiave dell’immagine e dosare l’importanza di ogni elemento.

Riprendendo l’esempio di Monsters & Co., nella scena è presente una luce calda che evidenzia i volti dei personaggi e una luce secondaria alle spalle del mostro, più fredda, la cui ombra lo contrasta bene “staccandolo” dallo sfondo.

Il mio personale consiglio riguardo alle luci è di usarle per “scolpire” con i contrasti le parti più importanti.

5. Semantica

Quali soggetti o oggetti sono indispensabili e quali sono una distrazione? Come si relazionano tra di loro? Più saremo chiari e sintetici su questo punto, meglio l’immagine funzionerà.

6. Simbolismo

Rimandi diretti alle sensazioni che vogliamo evocare tramite una posa, un dettaglio o un colore ben studiati. Viviamo in un mondo di simboli e ci esprimiamo con emoji e icone. Tuttavia, per mia esperienza i migliori simboli si trovano nella storia e nella mitologia. Ad esempio un frutto semplice come la mela, prima ancora di diventare un famoso marchio tecnologico è un simbolo cardine nella Bibbia, Biancaneve, Guglielmo Tell, la scienza di Newton, ecc.

7. Dettagli

In assoluto i meno importanti e l’ultimissima cosa di cui dovremmo preoccuparci!

Se abbiamo lavorato bene fin dalla composizione, pochissime pennellate basteranno a trasmettere il messaggio con forza prorompente.


Non a caso, Wootha mostra in un’altra infografica alcuni errori comuni alle immagini amatoriali:

  • Iniziare coi dettagli e tentare di correre ai ripari dopo.
  • Lacune sulle basi, in particolare la composizione e l’anatomia / dinamismo.
  • Tipico dei principianti: preoccuparsi solo dei dettagli, ignorando il resto.

Ci fornisce anche esempi di immagini che funzionano:

  • Una immagine ben progettata sarà di grande impatto anche senza semantica, simbolismi e dettagli.
  • Gli elementi e le nozioni creano una fusione armonica e bilanciata, come gli strumenti di un’orchestra.
  • Non tutte le immagini devono essere capolavori. E’ utile sperimentare su come ottenere nuove armonie.

Spero che esplorare la piramide artistica ti abbia chiarito le idee su come identificare gli “errori di grammatica” di una immagine ed eventualmente correggerli.
Ovvio che ci sono tante altre considerazioni da fare, già solo la composizione è una materia di studio a se stante.

Ti faccio una proposta: dimmi qual è per te il gradino più difficile (nei commenti, via social o via email) e ne parlerò nei prossimi articoli!

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