Oggi stampare il proprio fumetto o libro illustrato è molto più facile che in passato. Eppure è complicato reperire le informazioni tecniche. Quale formato? Quale carta? Spillato o brossura? Ecco ciò che devi sapere per stampare il tuo fumetto.
Il formato
Nel tempo si sono affermati diversi standard, che spesso coincidono con la provenienza dell’opera. Il formato Comics americano, il formato francese, Bonelli, manga tankobon, e i formati dei libri hanno tutti una cosa in comune: sono pensati per entrare negli espositori di fumetterie e librerie.
Nessuno ti vieta di scegliere un formato personalizzato. Assicurati però che sia compatibile con le esigenze dei negozianti. Ad esempio, per Niki Batsprite ho scelto un formato 16x22cm.
La rilegatura
La spillatura coi punti metallici è il tipo di rilegatura più economico e diffuso. Se il tuo libro ha meno di 56-60 pagine (facciate), puoi usare questo.
Per un numero di pagine superiore bisogna ricorrere alla brossura fresata, cioè l’incollaggio. In questo caso il libro finito avrà uno spessore, chiamato dorso, su cui di solito si ripetono l’autore, il titolo e il numero del volume.
Un altro tipo di brossura è quella a filo refe che prevede la cucitura delle pagine. Questo la rende il tipo di rilegatura più pregiato e costoso, adatto a libri spessi con copertine pesanti.
Ultima ma non ultima, esiste la brossura piatta o perfetta. Permette al libro di aprirsi a 180° senza divisione nel mezzo. Questo effetto panoramico è ottimo per artbook, fotolibri e portfoli.
La carta
Le copertine rigide richiedono la brossura. Ti consiglio di scegliere comunque una carta più pesante rispetto alle pagine interne. Considera che 300g/m² è la grammatura tipica per i biglietti da visita e quella che ho scelto per la copertina di Niki Batsprite.
Le pagine interne possono avere una grammatura inferiore.
Qui puoi scaricare una comoda infografica riassuntiva.