Mentre coloro fumetti americani e la data di consegna si avvicina, rifletto su questo e altri traguardi raggiunti. Da aspirante fumettista li potevo solo sognare, ora sono parte delle mie giornate.
Ma come si fa davvero a lavorare col disegno, guadagnando abbastanza da mantenersi? Ho riassunto qui i consigli per iniziare a lavorare stabilmente come illustratore o fumettista.
Obiettivi chiari, portfolio chiaro
All’inizio è normale sentirti confuso di fronte al mercato, che appare pieno di possibilità luccicanti e allo stesso tempo chiuso a doppia mandata. L’arrivo dei programmi di “intelligenza” artificiale generativa ha esasperato questa confusione, gettando fumo negli occhi anche a editori, manager e alcuni professionisti.
Chiudi gli occhi, fai un bel respiro e domandati: quale lavoro artistico sei realmente disposto a fare?
Ami disegnare, d’accordo. Ma per farne un mestiere bisogna legare alle tue immagini una utilità per chi ti commissiona, trasformando il tuo desiderio in un obiettivo professionale concreto.
Realizzare e pubblicare il tuo manga come autore completo, lavorare come concept artist per videogiochi o illustrare copertine di romanzi fantasy richiedono specializzazioni molto diverse tra loro, ciascuna delle quali si impara in anni (le AI non sono pensate per gestirle, ci sarà bisogno di artisti umani ancora per tanto tempo).
Fai una lista dei tuoi “incarichi dei sogni” come artista, con i pro e contro di ciascuno, e concentrati sui primi due della lista. Ogni mansione avrà delle cose che ti piace fare e altre di cui ti fa schifo solo l’idea. Valuta quali compromessi sei disposto a fare per ricoprire quel ruolo.
Quando avrai chiarito i tuoi obiettivi e le tue priorità, potrai mettere insieme un portfolio coerente e accattivante, capace di convincere i committenti che desideri.
Scegli chi sono i tuoi clienti
Un artista può lavorare per aziende, per privati e per settori diversi allo stesso tempo, oltre a curare il suo brand sui social media. È importante che individui la tua tipologia di cliente e impari a conoscere il settore in cui opera.
L’universo delle illustrazioni per bambini è molto diverso da quello delle illustrazioni fantasy, le esigenze di un gioco da tavolo vanno molto oltre una bella illustrazione, e così via.
Riguardo ai lettori e clienti privati, anche qui ogni nicchia è un microcosmo coi suoi gusti e le sue esigenze.
Idee che mandano fuori strada la carriera artistica
Tra gli artisti esiste un bias molto diffuso, una ipotetica “piramide di bravura” secondo la quale lavorano solo i più bravi o chi riceve qualche raccomandazione.
La realtà del mercato è ben diversa e si basa su quattro fattori principali che ho messo in ordine di importanza:
- Qualità. Cioè l’applicazione tecnicamente corretta di anatomia, prospettiva, composizione, chiaroscuro e colore. Insomma, le regole di base che rendono un disegno oggettivamente “bello” e gradevole da guardare, a prescindere dallo stile e dai gusti personali.
- Comunicazione visiva e unicità. Di tutti quelli che imparano le regole, garantendo una certa qualità, spiccano coloro che imparano a esaltarle e piegarle alla narrativa dell’immagine. Questa ulteriore padronanza della propria “voce” artistica, rende il disegno accattivante e magnetico: il tipo di qualità che cercano gli editori e le aziende dell’intrattenimento.
- Specializzazione. Ovvero, quanta conoscenza ha l’artista di un settore in particolare, un certo stile grafico, ecc. Se il tuo portfolio contiene solo pin-up, un cliente che ha bisogno di illustrazioni con sfondi sarà restìo ad affidartele. Idem se il tuo portfolio è tutto in stile anime pulito e brillante, mentre il cliente cerca uno stile anime più pittorico.
Un artista può essere estremamente versatile, ma sono sempre il suo portfolio e referenze a rappresentare una garanzia per il committente rispetto al progetto che vuole affidargli. - Negoziazione. Mi riferisco all’atteggiamento e capacità relazionali per cui instaurare un rapporto trasparente tra artista e committente. Se ci pensi bene, la mentalità professionale è uno dei motivi per cui si preferisce assumere un professionista invece di una persona capace a caso.
Cambio di mentalità e soft skill
Ogni artista è di fatto un lavoratore autonomo, un piccolo imprenditore. Il miglior favore che puoi farti è trattare tu per primo il disegno come una professione specializzata: anche se hai poca esperienza, ne hai sempre più di chi ti chiede il servizio!
Accetta che, per trasformare il disegno da passione a lavoro principale, dovrai imparare altre competenze per renderlo sostenibile come qualsiasi altro lavoro autonomo. Alcune di queste sono una promozione efficace, tecniche di vendita e di negoziazione, gestione economica e dei prezzi.
Forse stai già storcendo il naso… ma sappi che queste abilità sono oro in qualsiasi lavoro, anche da dipendente. Sono convinta che la loro diffusione in Italia risolverebbe molti problemi del mondo del lavoro.
Non solo grandi nomi
Un sogno spettacolare è più realizzabile di quanto pensi, a patto che progetti bene le tappe intermedie.
Lavorare per Disney, Marvel, MtG o semplicemente essere pubblicati da un editore è il sogno di chiunque, ma ci si arriva nel tempo e per gradi, spesso dopo diverse candidature.
Nel frattempo, là fuori ci sono tantissime realtà medio-piccole che hanno bisogno di creatività pensata e realizzata da un cervello umano ( non generata a caso da una AI).
Torniamo alla prima domanda che ti ho fatto: chi può beneficiare della tua arte e come? È a loro che devi rivolgerti. Saranno la tua palestra di soft skill e le prime garanzie per convincere man mano clienti sempre più importanti.
Networking: il lavoro è nella tua rete
È provato che una fonte importante di committenze per un artista arriva dalla sua rete di contatti professionali.
Attenzione! Non sono raccomandazioni e non bisogna approcciare una persona con secondi fini, anzi l’esatto contrario!
Noi artisti siamo lavoratori solitari, per cui la nostra macchina del caffè davanti alla quale stringiamo amicizia e chiacchieriamo tra addetti ai lavori sta fuori: su internet o nel mondo reale.
- Studios e Art Director condividono sui loro canali social gli annunci di lavoro.
- A loro volta, i colleghi artisti ricondividono questi annunci sui loro profili.
- Esporre alle fiere del fumetto e dell’illustrazione permette di conoscere agenti ed editori al di fuori delle portfolio review.
- I colleghi sono una fonte inesauribile di consigli ed esperienze.
- Collaborare tra colleghi per un progetto collettivo o di beneficienza, è un’esperienza utile per allenarci a lavorare in squadra, testare le nostre abilità tecnico-artistiche e ottenere tutti più visibilità.
Coltivare una rete sociale sana permette a un artista di imparare tantissimo ed essere sempre aggiornato sul settore e sui clienti con cui lavora -o vuole lavorare- dandogli una potente marcia in più.