A proposito dei 4 consigli per diventare illustratore, fumettista o creativo a tempo pieno, Enrico mi ha posto una questione interessante:
“Il “ricatto” economico, che spesso costringe necessariamente a compromessi (accettare lavori che non si vorrebbero oppure pesare sulla famiglia/compagni o, ancora, ripiegare su un piano b).”
In questo articolo ho organizzato alcuni consigli per rompere il circolo vizioso e realizzare il tuo piano di carriera creativa.
Trasforma il tuo sogno in obiettivo
Traduci il tuo sogno in qualcosa di misurabile e definito.
Ad esempio “diventare un fumettista famoso” è un intento che non ha termini di paragone, mentre “avere una fandom a 4 cifre” oppure “lavorare per almeno 3 editori internazionali” sono obiettivi precisi che ti permettono di misurare i tuoi progressi nel tempo.
Questo approccio fa tutta la differenza tra un sogno impossibile e un obiettivo realizzabile.
Scuse e trappole mentali
Dall’esterno il successo sembra istantaneo e senza fatica, ma la realtà è ben diversa da come la raccontano i social e le interviste. Dietro i traguardi altrui ci sono troppe cose che non sappiamo e che falsano la nostra percezione del successo.
È vero, ci sono persone che partono da un contesto più favorevole (infanzia felice, possibilità economiche, ottimi maestri, ecc). Ma la maggior parte degli artisti di professione ha fatto enormi sacrifici di cui non sospettiamo nemmeno l’esistenza.
Non possiamo controllare da dove partiamo, ma possiamo controllare il nostro presente e rimuovere gli ostacoli che ci bloccano.
Scarsa autostima, ristrettezze economiche, mala gestione del tempo o altri impedimenti non sono scuse per fermarci, sono problemi che dobbiamo risolvere per meritarci di passare al livello successivo.
Non paragonarti ai tuoi idoli ora, mentre sono all’apice del successo. Indaga piuttosto sul momento in cui hanno iniziato. Valuta quali punti di forza li hanno aiutati, quali passi hanno fatto, come si sono trasformati, e prendi spunto a piene mani.
Il capitale iniziale
Come ho raccontato durante il podcast di Comics Gear sull’autoproduzione, il successo a capitale zero è solo un mito. La buona notizia è che abbiamo due valute tra cui scegliere: tempo e soldi.
Il tempo ha un valore inestimabile. Mentre i soldi vanno e vengono, ogni minuto trascorso non potrà mai esserci restituito. I soldi comprano tempo, ad esempio rendendoci più efficienti dopo aver frequentato un corso oppure delegando parte del lavoro a persone e servizi esterni.
Per raggiungere il nostro obiettivo dobbiamo valutare quanto capitale iniziale ci serve, sia sotto forma di tempo che di denaro.
Anche seguendo un perfetto piano di carriera, noteremo un cambiamento sostanziale solo dopo 3-5 anni in cui avremo sbagliato, imparato e corretto il tiro più volte verso il nostro preciso obiettivo.
La perseveranza contraddistingue gli artisti che arrivano a vivere della propria arte, ed è il motivo per cui sono così pochi rispetto alla massa.
Devi costruirti man mano una determinazione incrollabile, direi zen, in grado di darti la disciplina necessaria a resistere e adeguarti in modo fluido alle avversità. La giusta impostazione mentale si può imparare ed è importante tanto quanto le altre capacità.
Mantenersi nel frattempo
Abbiamo parlato di 3-5 anni di impegno prima di ottenere dei risultati significativi dal nostro obiettivo. Durante questo periodo avremo bisogno di un guadagno alternativo, oltre che di risparmiare per finanziare il nostro piano di carriera.
Di fatto, l’arte è un settore lavorativo molto anticonvenzionale, con richieste discontinue e una forbice di compensi molto ampia. Insomma, non proprio l’ambiente ideale per chi ha bisogno di entrate stabili nei prossimi anni.
Così si crea un equivoco molto comune: ti dai un obiettivo artistico e per realizzarlo punti sullo stesso instabile settore artistico, creando un corto-circuito che blocca i tuoi progressi.
Per questi motivi è normale per gli artisti professionisti lavorare anche in ambiti diversi, spesso nemmeno legati alla grafica o all’illustrazione.
Non sentirti sminuito se la tua arte non ti permette (ancora) di arrivare a fine mese. Non solo non hai fallito, ma c’è molto che puoi fare per cambiare le cose.
Ci sono illustratori, fumettisti, scrittori, cantanti professionisti che sono anche insegnanti, architetti, cassieri o addetti delle pulizie. Non c’è nulla di male, perfino se non diventeranno mai “artisti puri”.
Altri artisti hanno diversificato i servizi che offrono: coprono più campi dell’arte e della grafica, vendono online immagini e gadget, ecc. A onor del vero, la decisione di diversificare imbarcandosi in una nuova avventura non va presa alla leggera, dobbiamo pianificarla con cura tanto quanto il nostro obiettivo principale.
Prudenza a parte, diversificare è un ottimo modo per restare nel settore creativo nei momenti di magra.
Questo insieme di strategie si traduce in un piano di carriera, cioè un vero e proprio vademecum scritto con le strategie e consigli che ti sei dato per realizzare il tuo sogno. Siccome hai tradotto questo sogno in un obiettivo misurabile, puoi sapere in ogni momento dove ti trovi e cosa ti serve per fare il passo successivo.
Il lato positivo
Per almeno 15 anni della mia vita ho accettato lavori o seguito corsi che non avevano nulla a che fare con i fumetti, le illustrazioni o la grafica. Eppure sono state esperienze preziose nel momento in cui ho dovuto affrontare i clienti da freelance, le fiere del fumetto, l’impatto col pubblico, diversificare la mia attività, ecc.
Le esperienze di lavoro non artistico mi hanno insegnato che anche servire il caffè è un’arte. Da ogni mansione possiamo imparare tantissimo su mondi lavorativi diversi dal nostro, creandoci una cassetta degli attrezzi di competenze trasversali da sfruttare per raggiungere con più facilità il nostro obiettivo.
Esci dalla tua confort zone e impara il più possibile dal lavoro che stai facendo in questo momento, anche se non è quello dei tuoi sogni.
In definitiva, non scoraggiarti nel fare un lavoro diverso da quello che sogni, ma punta a sceglierne uno da cui puoi imparare cose utili al tuo obiettivo personale. Ad esempio se il tuo tallone d’achille è la timidezza, cerca un lavoro a contatto col pubblico, studia public speaking, ecc.
Coinvolgi gli altri
Spiega alla tua famiglia il tuo piano di carriera, implementa i loro consigli e rendili parte dell’equazione.
A tutti fa piacere sentirsi utili!
Ad esempio, se prevedi di seguire un corso per aprirti nuove porte ma hai figli piccoli, i tuoi genitori o il tuo partner potrebbero svolgere un ruolo chiave occupandosi dei bambini mentre studi.
Lo stesso vale per i tuoi amici. Tenerli aggiornati sui tuoi progressi innescherà una rete di relazioni, contatti e persone su cui contare.
Ricordati che il motore di tutto sei tu, l’energia e l’entusiasmo altrui saranno proporzionali alla tua dedizione e determinazione.
Sognare coi piedi per terra
Quando fantastichi su un obiettivo, nella tua testa il sogno sarà reale domattina.
Invece la mattina dopo segui la stessa routine di ieri, mentre i giorni si susseguono senza che nulla cambi. Così trascorrono mesi o anni senza che tu ti sia avvicinato di un passo al tuo obiettivo.
Ti assale la sensazione che la giornata sia stata improduttiva, anche se hai combinato tantissimo. Questo succede quando non sei andato nella direzione giusta. Se non stai all’erta, la vita quotidiana distrae in un attimo.
Fa in modo da avvicinarti al tuo obiettivo anche solo un pochino al giorno, o almeno ogni settimana.
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