6 Cose da fare per lavorare col disegno

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Cari disegnatori, fumettisti e illustratori, mi fate spesso la stessa domanda con parole diverse: Come trovo clienti e commissioni? Come si fa a farsi assumere da uno studio grafico?

Torniamo a bomba su questo tema con una pratica lista a step per spingere la tua carriera artistica a un nuovo livello.

illustratrice che mostra un disegno a un cliente in videochiamata

©garetvisual/Freepik

1. Inglese fluente

Guardiamo in faccia la realtà: rispetto alla popolazione mondiale l’Italia è un Paese molto piccolo. E poi, purtroppo nella nostra società c’è la becera tendenza a sminuire il bello: l’arte, la cultura, o semplicemente un lavoro ben fatto.

Conoscere abbastanza bene la lingua inglese ti apre un oceano di opportunità in più, che si tratti di commissioni private o di candidarsi presso agenzie e studi grafici… anche restando in Italia!

Avrai a disposizione un pubblico assai più ampio e internazionale, che spesso ha una visione dell’arte come prestazione professionale.

In alternativa puoi puntare sul francese. Il mercato francofono è piuttosto vivo sia per il fumetto sia per altri settori, come la grafica per videogiochi.

illustrazione digitale pittorica paesaggio giapponese

©liuzishan/Freepik

2. Portfolio mirato

Quando sogni di lavorare disegnando immagini uno scenario piuttosto specifico, o anche più di uno. Chiarisci il tuo obiettivo e scegli il settore in cui sarà il tuo prossimo incarico.
Si tratta della copertina di un romanzo? Saranno le tavole di un fumetto o di un manga, oppure le illustrazioni per un videogame?

Consulta i portfolii di artisti che già lavorano nel settore che hai scelto. Ma attenzione!
Concentrati solo sul lato tecnico, su quel quid di cura dei dettagli che rende i loro disegni fantastici. Cosa manca ai tuoi disegni per reggere il confronto sul piano tecnico? Quale aspetto devi migliorare per primo?

Forse l’anatomia, oppure la composizione o l’uso dei colori.
L’ansia di riuscire a imitare il tuo artista preferito è forte, ma ricorda:

Il tuo portfolio non deve essere migliore. Dev’essere unico, distinguersi dalla massa.

Focalizza il tuo portfolio solo sugli incarichi e stili grafici su cui desideri lavorare.
L’insicurezza ti spingerà a inserire anche l’ultima fan art che non c’entra niente, soltanto perché è il tuo disegno più recente o migliore finora. Ma sarebbe un auto-sabotaggio, ignora quella vocina interiore.

Piuttosto realizza nuovi disegni, tavole o illustrazioni mirate per mostrare il tuo meglio restando sull’obiettivo del portfolio. Mentre disegni resta positivo e motivato: comunque vada, avrai fatto utili esercitazioni e migliorato la tua tecnica!

3. Testimonials e Track Record

cliente testimonial passaparola con microfono

©master1305/Freepik

Il tuo portfolio parla per te, ma puoi affiancargli altre due voci potenti.

I testimonials sono i commenti positivi firmati dai tuoi clienti.
Contribuiscono a mostrare la parte invisibile del lavoro di un illustratore, ad esempio la gestione del progetto e il rapporto che instaura col committente. Questo creerà fiducia nelle persone interessate a incaricarti con nuovi progetti.

Come ottenere testimonianze e commenti entusiasti? È molto semplice: chiedili! Quando consegni il prossimo progetto, domanda al tuo cliente di mandarti una breve impressione sulla vostra collaborazione e di darti il permesso di pubblicarla, promuovendovi reciprocamente.

©storyset/Freepik

Il Track Record è l’insieme dei traguardi più importanti del tuo percorso artistico.
Un bel traguardo può essere pubblicare con un editore medio-grande o lavorare su progetti prestigiosi, ma ce ne sono molti altri.
Ad esempio gestire un certo numero di pubblicazioni in self-publishing, completare una serie di immagini a tema, partecipare a corsi e workshop o a iniziative di gruppo nel proprio settore, tirar fuori il massimo da piccoli progetti con cura e originalità.

Se sei alle prime armi, il tuo Track Record sarà per lo più la cronologia degli incarichi che ricevi dai privati o da piccole aziende. Se segui gli step 1 e 2, nel tempo raggiungerai traguardi più importanti della media, che alzeranno la tua asticella diventando le pietre miliari del tuo Track Record.

4. A caccia di clienti

Finora ci siamo occupati di ciò che ti occorre per presentarti al meglio: una lingua straniera, un portfolio che spacca e delle testimonianze positive.

Ma, volente o nolente, ogni artista è un lavoratore indipendente, e in quanto tale deve procurarsi i clienti agendo attivamente.

Non puoi aspettare che qualcuno ti chiami. Devi essere tu a trovare i clienti.

Senza addentrarmi troppo nel marketing, ti darò qualche strategia di base.

Nell’era di Internet e dei social media, siamo tutti connessi. Proprio tutti.
Ho avuto l’onore di connettermi, conversare e perfino conoscere di persona diversi artisti che mi hanno ispirata da bambina. Approfitta anche tu di questo potere!

Segui o connettiti con gli artisti, le aziende e gli Art Director del settore in cui vorresti lavorare. Contribuisci alle loro discussioni con educazione e partecipa alle loro iniziative. In questo modo, appena si apre una call o una posizione lavorativa, sarai tra i primi a saperlo e avrai il tempo di inviare la tua candidatura prima che vengano inondati dalla massa.

Se preferisci le commissioni di disegno da privati, punta sui gruppi e community a tema.

È pieno di lavori creativi là fuori, bisogna solo cercarli nei posti giusti.

5. Invii non richiesti e Follow Up

artista in attesa di risposta dietro una porta chiusa

©master1305/Freepik

Se vuoi cominciare a farti conoscere, puoi mandare una breve presentazione via email e il tuo portfolio ad alcune aziende selezionate. Non scrivere mai agli indirizzi generici come “info”, assicurati di recuperare prima l’email specifica dell’Art director o altra persona interessata all’interno dell’azienda.

Anche così, non aspettarti risposte in tempi brevi. Di solito gli invii non richiesti, se ritenuti interessanti, vengono solo archiviati in un database di possibili collaboratori. Però avrai messo un piede nella porta, e questo è ciò che conta.

Il secondo passaggio (e qui devo strigliare molti di voi che lo ignorano) è farsi risentire periodicamente, il cosiddetto Follow Up. Il motivo di questo nuovo messaggio dev’essere valido, ad esempio mostrare dei sostanziali progressi o un aggiornamento del portfolio.

Fai il Follow Up!
Se quel ragazzo/a carino/a non si facesse più sentire dopo il primo incontro, penseresti di non piacergli, giusto? Per aziende e Art Director è la stessa cosa. Se gli scrivi una volta e sparisci, penseranno che collaborare con loro non ti interessa poi così tanto.

6. Ricordati che tu vali a prescindere

Sei in un periodo di magra, demoralizzato, alle prime armi… va bene tutto, ma ricordati che il tuo valore non si misura da queste cose.

Accettare condizioni di lavoro inique può rovinare l’intera carriera

bambino grintoso canta in un microfono

©master1305/Freepik

Armati di pazienza, perché l’arte è un mercato molto incostante ed è normale -ripeto, è normale- doversi sostenere con altri lavori tra un incarico artistico e l’altro.

Piuttosto che farti sfruttare o lavorare gratis, concentrati sui primi 3 punti di questa lista e rendi palese a tutti quanto vali. Poi passa ai punti 4 e 5, fai sentire forte e chiara la tua voce.

Ogni artista trasmette bellezza, anche tu. Mostrati e fatti conoscere senza timore!


Spero che questa lista ti sia piaciuta e ti abbia dato spunti interessanti.
Com’è fatta la tua lista? Quale obiettivo ti sei dato? Raccontamelo nei commenti!

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